Le dimensioni quando parliamo di finestre contano, eccome!
Questo è un'argomento molto importante, e chiedo sempre ai miei clienti quando vengono in show room di portarmi qualche misura anche se presa indicativamente.
Le finestre in un ambiente interno sono fondamentali per far sì che la luce naturale possa entrare il più possibile quando presente il sole e rendere lo spazio interno luminoso e naturale come è giusto che sia. Quando la misura della finestra è insufficiente per lo spazio che deve essere illuminato, capita che si creino ambienti cupi, bui, poco vivibili dal punto di vista illuminotecnico e che necessitino costantemente di luci artificiali accese, per adempiere alla carenza di luce diurna naturale.
Questo è un male per gli spazi di vita quotidiana, sia dal punto di vista della salute degli occhi e non solo, del benessere psico-fisico di mente e corpo, ma anche dal punto di vista del consumo energetico e di inquinamento, nonché spreco di denaro al momento del pagamento delle bollette. È quindi bene dimensionare correttamente la misura dei nostri infissi in fase di ristrutturazione o in fase progettuale, se possibile, eventualmente sovradimensionandoli allo spazio, per godere di maggiore luce naturale tutto l’anno, sia nei periodi estivi, nei quali le finestre potranno essere schermate, sia in quelli invernali, in cui la luce naturale non è mai a sufficienza.
Come si calcola il rapporto di foro finestrato e spazio interno?
Se vogliamo farci un’idea e intendiamo “progettare” da soli la nostra casetta, possiamo valutare la superficie finestrata in base a quella calpestata. Infatti, è possibile calcolare approssimativamente la superficie minima finestrabile, ovvero la necessità di luce esterna negli spazi interni valutando la superficie finestrata che deve essere un ottavo di quella del pavimento. Basta quindi prendere i metri quadrati di pavimentazione e dividerli per otto, e calcolare il foro o i fori finestrati per essere a norma.
In ogni locale e ambiente che sia pubblico o privato, l’ampiezza della finestra deve essere sufficientemente proporzionata in modo da poter assicurare un corretto ricambio di aria, fondamentale alla vita in spazi chiusi, e soprattutto un FLD, fattore di luce diurno, non inferiore a un dato prestabilito sempre in considerazione del minimo di superficie apribile, di un ottavo della superficie calpestabile.
Ma in questo caso, interverranno dei tecnici specializzati in ambito illuminotecnico, o semplicemente degli architetti, a noi basti sapere che con un ottavo di pavimento abbiamo la superficie minima che ci permette di poter vivere bene in uno spazio interno. Se poi è possibile implementare questa superficie vetrata l’ambiente interno guadagnerà luce naturale a scapito di quella artificiale.
In commercio è possibile trovare dimensioni finestre diverse tra loro, dalle più piccole e quadrate, fino alle più grandi e a tutta altezza. Le misure standard che possono avere le finestre, riguardano l’eventuale larghezza di 60 cm per una sola anta a battente, o di 80 cm per due ante con apertura centrale. Quando si decide come posizionare e realizzare le finestre di uno spazio, si deve soddisfare la superficie, possibilmente con elementi di uguale dimensione, disposti in maniera equilibrata sulla parete.
Facciamo un esempio pratico: se abbiamo una superficie calpestabile di 16 mq, avremo necessariamente bisogno di una superficie finestrata di 2 mq. A questo punto sarà bene realizzare due finestre uguali correttamente disposte, di larghezza 80 cm, e altezza 130. In questo modo avremo soddisfatto il criterio aero-illuminante: in alternativa, se i muri lo permettono, potremo realizzare tre finestre di dimensioni minori, come ad esempio 80x100 cm, soddisfacendo così allo stesso modo la richiesta di luce e ricambio di aria, anzi, sovradimensionandola.
Le dimensioni sono molto variabili e strettamente legate sia alla tipologia delle finestre stesse che alla stanza in cui esse vengono installate. Le finestre a due battenti classiche hanno le seguenti misure standard: 90 cm x 120 cm; 110 cm x 150 cm; 120 cm x 130 cm; 120 cm x 140 cm; 120 cm x 150 cm; 120 cm x 220 cm; 140 cm x 228 cm. Le finestre con una sola anta, ideali per gli ambienti più piccoli, misurano invece 60 cm x 120 cm, 70 cm x 120 cm, 70 cm x 140 cm e 70 cm per 220 cm.
L'altezza standard per la maniglia delle finestre è pari 50 cm e diminuisce in base all’altezza degli infissi. Nelle porte finestre, la misura standard è di 105 cm. La porta finestra con serratura inclusa ha una misura standard di 200 cm. Per le case moderne in genere si scelgono finestre quadrate con traversi a croce, infissi quadrati oppure ad arco; e proprio nelle case moderne spesso le suddette misure standard passano in secondo piano, poiché c’è una maggiore libertà compositiva.
In tutti i casi le aziende produttrici devono però rispettare le normative vigenti e di conseguenza alcune regole relative alla superficie illuminante di ogni edificio. Di solito il rapporto aero illuminante da considerare è di 1/8: la superficie finestrata, cioè, deve essere almeno un ottavo rispetto a quella di pavimento. Il motivo? Far sì che gli ambienti siano non solo luminosi ma anche salubri. Bisogna inoltre tener presente che le finestre devono essere installate a una determinata altezza da terra, in genere pari a un metro, anche per motivi di sicurezza.
Non tutti sanno che per le misure finestre occorre considerare anche il cosiddetto “fattore di luce diurna”, ovvero un parametro che serve per valutare l’illuminazione naturale all’interno di un ambiente confinato e che è riconosciuto dalla normativa italiana in ambito di edilizia residenziale, scolastica ed ospedaliera nel Decreto Ministeriale Sanità 5/7/75, nel Decreto Ministeriale 18/12/75 e nella Circolare Ministeriale Lavori Pubblici n.13011, 22/11/74.
Il fattore di luce diurna è volto ad assicurare condizioni di illuminazioni adeguate alla destinazione d’uso e costanti, ovvero indipendenti dall’ora del giorno e dal periodo dell’anno; si calcola facendo il rapporto fra l’illuminamento misurato in un punto specifico dell’ambiente interno e l’illuminamento misurato all’esterno su una superficie orizzontale che vede l’intera volta celeste senza ostruzioni in condizioni di cielo coperto. In particolare, l’articolo 5 del Decreto Ministeriale Sanità 5/7/75 stabilisce che “per ciascun locale d'abitazione, l'ampiezza della finestra deve essere proporzionata in modo da assicurare un valore di fattore luce diurna medio non inferiore al 2%, e comunque la superficie finestrata apribile non dovrà essere inferiore a 1/8 della superficie del pavimento”.
Sempre più spesso, negli appartamenti moderni, le dimensioni standard passano in secondo piano rispetto ad altri riferimenti legati alla struttura dell’ambiente, all’arredamento, ai gusti personali. Grazie alle più recenti tecnologie produttive e al perfezionamento continuo del vetro, ormai è possibile ordinare finestre di qualsiasi misura. Al fine di evitare scelte sbagliate, tuttavia, non bisogna perdere di vista alcuni punti fermi. Le finestre molto grandi, per esempio, sono indicate per la zona living ma non per la camera da letto, soprattutto se quest’ultima è esposta a Est: si rischierebbe di creare atmosfere poco favorevoli al relax e al riposo.
Il soggiorno è invece il luogo in cui si trascorre molto tempo, si accolgono anche gli ospiti, dunque è bene che risulti molto illuminato. Si tenga presente anche uno specifico nesso con il consumo di energia: più ampie sono le finestre, più sale la spesa per riscaldare l’ambiente. Ancora, ricordate che la misura delle finestre non dovrebbe mai prevalere sulla superficie delle pareti.
La normativa vigente stabilisce che in ogni stanza devono essere rispettati dei parametri minimi di luce naturale, di conseguenza è necessario che le misure delle finestre siano adeguate in tal senso. Anche perché, in caso contrario, non viene rilasciato il certificato di agibilità e abitabilità. Le dimensioni variano anche in base alla zona in cui si trova la casa, al clima e all’architettura. Gli appartamenti che si trovano nei centri storici delle città, per esempio, spesso hanno soffitti che superano i tre metri e mezzo di altezza. Ovvio che in questi casi anche la finestra deve essere alta.
La maggior parte delle aziende produttrici, comunque, ormai realizza progetti personalizzati: qualsiasi eventuale problema legato alle misure, quindi, viene risolto con estrema facilità. L’importante è che risultino sempre rispettate le proporzioni; in un ambiente molto stretto sarebbe un grande errore installare una finestra con i battenti molto larghi. La misura ideale consente che i battenti possano aprirsi verso l’interno ad angolo retto.
Walter Tedeschi
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