Le paure più sentite nell'acquisto degli infissi
Scegliere il tuo fornitore di porte e finestre non è cosa semplice, ma se segui questi consigli, diventa di sicuro più facile.Negli ultimi anni, anche grazie alle tante consulenze fatte, ho accumulato talmente tanto materiale che potrei scriverci un libro.I problemi che incontra chi deve scegliere il fornitore dei suoi serramenti sono quasi sempre gli stessi. Posso dirti questo perché ricevo in continuo e-mail in cui mi viene richiesto un consiglio su quale sia la scelta più giusta da fare. Purtroppo però non riesco più a fare consulenze. Il più delle volte, inoltre, la scelta dei serramenti rientra all’interno di un progetto di ristrutturazione ben più ampio. Negli anni ho notato che, quando il cliente arriva alla scelta dei serramenti, magari ha già avuto una serie di problemi con le imprese che ci hanno preceduto e che arriva, alla scelta dei serramenti, con la pazienza quasi al limite della sopportazione. Ma noi non possiamo rispondere degli errori fatti dagli altri. Proprio per questo ecco una serie di consigli che voglio darti:
– TEMPO: Lavori, non puoi stare sempre in cantiere e il problema più grande che hai è il tempo.
Devi quindi gestire al meglio il tuo tempo, sia nella ricerca di un eventuale fornitore, sia una volta scelto. Ecco allora che diventa di fondamentale importanza rivolgerti a una persona che abbia un sistema, ovvero un metodo di lavorare e di gestire il cantiere che ti agevoli la vita di tutti i giorni. In che modo: Fornendo a te, al Direttore Lavori, ma anche alle imprese che sono in cantiere dettagli esecutivi e capitolati di posa in opera. Quindi non solo avrai sempre chiaro tutto quello che c’è da fare in cantiere prima di arrivare alla posa dei serramenti, ma saprai anche “step by step” tutto quello che c’è da fare prima della posa.
– RISULTATI: Il buongiorno spesso si vede dal mattino. Se noti che dall’altra parte c’è poca propensione ad ascoltare le tue richieste, anche in fase di preventivazione o di primo sopralluogo, è forse preferibile cercare altrove.
Se hai un controtelaio metallico e stai facendo una ristrutturazione importante e ti viene detto che non si può rimuovere, il più delle volte è per pigrizia. Affrontare una ristrutturazione importante oggi e non cercare di correggere qualche ponte termico è da pigri, più che da illuminati. In che modo: Non devi preoccuparti tu di dire chi deve fare cosa, nel modo più assoluto. Se hai un Direttore Lavori è giusto che sia lui ad occuparsene. Se non c’è è giusto che sia il serramentista a preoccuparsi di dire cosa dev’essere fatto e, soprattutto, in che modo. Il professionista del sistema finestra, è sempre il serramentista. Non puoi occupartene tu, nel modo più assoluto.
Ecco che avere un sistema che funzioni è fondamentale non solo per il serramentista, ma anche e soprattutto per te, cliente finale. Un sistema aiuta il serramentista nella gestione del cantiere, dal sopralluogo alla consegna dei lavori, ma agevola anche e sopratutto te. Tutto questo tradotto, vuol dire per te:
– Meno tempo speso a fare la trottola, sbattuto e rimpallato da destra a sinistra; meno giorni di ferie e meno permessi richiesti;
– Qualità del risultato finale. Chi lavora con un sistema è nelle condizioni di darti un risultato che non è frutto dell’improvvisazione, ma anzi, al contrario, è la somma di tanti piccoli sotto sistemi, provati e testati.
Tutto questo ha un costo? Sicuramente, ma a distanza di qualche anno da quando ho iniziato ad applicare il mio sistema, posso dirti che non è inaccessibile. Se sono ancora sul mercato, un motivo ci sarà, no? Molto però dipende dal termine di riferimento. Se sei arrivato fin qui, sono sicuro che non cerchi di certo un lavoro sottocosto che ti creerà non pochi disagi nei prossimi anni. Nel caso tu stia valutando l’acquisto di una nuova porta d’ingresso per la tua abitazione, oltre ai consigli precedenti che rimangono pur validi
INSTALLAZIONE DI FINESTRE: COSA NON FARE
Nell’ultimo periodo mi capita sempre più spesso che venga contattato per delle consulenze sulla posa di un serramento. Il copione è sempre lo stesso:
– Il committente demanda da solo, o in accordo con il progettista, la fornitura e posa in opera dei serramenti a un’azienda che rivende tramite show-room.
Fin qui tutto nella norma.
– La rivendita affida l’installazione dei serramenti a posatori esterni, i quali installano i serramenti e lasciano il cantiere. Fin qui, ancora tutto nella norma.
– Il committente nota i primi problemi d’infiltrazione su una finestra. Iniziano i grattacapi.
– Il rivenditore chiama il posatore esterno, che prova a rimediare. Pare sia tutto tornato alla normalità, era solo una dimenticanza. Purtroppo però la storia non è così a lieto fine, perché:
– Il committente nota problemi d’infiltrazione su tutti i serramenti, indistintamente. Sarà stata la pioggia eccessiva, gli diranno.
– Il committente chiama il rivenditore, il quale chiama il posatore, provano a sistemare. Non c’è verso, i problemi sono dell’impresa.
– Il progettista, ovviamente tirato in causa, non sa come risolvere il problema;
Non ha mai seguito un corso di posa del serramento, né di progettazione del sistema finestra. Passano mesi e intanto in casa continuano i problemi. Il fornitore latita, il posatore dice che è colpa dei davanzali. Intanto il committente paga i danni e perde tempo utile. Piccola premessa, la casa ancora non è abitata! Il committente mi contatta per una consulenza, fissiamo un appuntamento e arrivo in cantiere.Quasi tutti i serramenti presentavano formazione di muffa più o meno distesa su tutto il perimetro della spalletta. Come spesso accade in questi casi, appena ultimati i lavori di imbiancamento, una volta posati i serramenti, non si lascia possibilità all’umidità di fuoriuscire. L’abitazione, essendo cantiere, non è riscaldata e il problema muffa è “reale”. Quasi tutti i serramenti avevano problemi d’infiltrazioni nella parte bassa in modo anche abbastanza esteso. Purtroppo questo problema denota una non corretta gestione del livello esterno del serramento, quello che, per intenderci, dovrebbe garantire protezione dalle intemperie. Rimuovendo il coprifilo, si vede come:
– Non c’è livello interno di tenuta; La schiuma non garantisce tenuta e a contatto con l’umidità e perde nel tempo le proprie caratteristiche!
– La schiuma nel livello intermedio è stata tagliata prima dell’applicazione del coprifilo; Tale pratica, seppur molto comune, è sconsigliata!
– S’intravede un nastro termo-espandente usato per garantire tenuta tra traversa inferiore e davanzale; Un nastro BG1, senza sigillante, non garantisce tenuta a eventuali ristagni. Usato in quel modo quindi, non garantisce tenuta! Quelle che erano mie supposizioni, sono state presto confermate guardando i serramenti dall’esterno. Manca un livello di tenuta esterno tra serramento e muratura. Rimuovendo infatti la zanzariera, si nota come non sia stato usato nessun prodotto per garantire tenuta agli agenti atmosferici. Il nodo non è stato né progettato né, ovviamente, realizzato correttamente. Manca un livello di tenuta esterno tra serramento e muratura. Rimuovendo l’inferriata, si nota come la schiuma poliuretanica non garantisce tenuta agli agenti atmosferici! Manca un livello di tenuta esterno tra serramento e muratura. Ancora una volta si evidenzia come sia stata usata della Schiuma PU per garantire tenuta agli agenti atmosferici. Il silicone è stato applicato successivamente, con scarsi risultati. Le maggiori responsabilità sono ovviamente imputabili a chi ha eseguito la posa in opera dei serramenti. Colui che però risponde nei confronti del committente è sempre il rivenditore, poiché il contratto contemplava non solo la fornitura ma anche la posa. Il progettista è comunque responsabile per non aver realizzato lui un progetto di posa del serramento. Ancora una volta sottolineo l’importanza della progettazione della posa in opera!
Walter Tedeschi
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